To counsel, dal latino consulo-ěre: cum (con, insieme) e solěre (alzare, sollevare). Sollevare insieme.
L’assonanza con il termine “consigliare” è ingannevole in quanto presuppone che l’operatore proponga strategie o soluzioni, invece
assiste ed accompagna la persona nella ricerca di risorse già in suo possesso.
La modalità di Counseling proposta consiste nel
restare in ascolto profondo e scortare il cliente mentre si ri-orienta secondo i propri valori e talenti.
Riappropriandosi di abilità e risorse sarà più facile osservare gli eventi focalizzandosi sulla soluzione.
Inoltre, si preferisce proporre programmi di breve durata, dato che l’obiettivo della relazione è di
rendere l’individuo libero e autonomo nel minor tempo possibile.
La visione olistica
considera la persona come insieme armonico di mente, corpo e spirito e il singolo non come entità a sé stante ma come parte della totalità.
La prospettiva sistemica
contestualizza l’individuo, la situazione o la relazione in una visione allargata dove ogni elemento è in relazione con l’insieme stesso e con ogni sua parte.
Il termine relazionale
fa riferimento all’integrazione delle competenze di Comunicazione Consapevole.
La relazione di Counseling qui proposta, mira quindi ad una maggiore consapevolezza e
promuove un paradigma di interpretazione della realtà inclusivo, fondato sul rispetto di se stessi, degli altri e della natura in ogni sua forma.
Questa personale modalità professionale è volta allo
studio e all’ampliamento delle percezioni interne.
Con il potenziamento dell’attenzione alle proprie sensazioni e l’identificazione di manifestazioni fisiche specifiche o ricorrenti, si favorisce
lo sviluppo di una Empatia Consapevole.
Questa condizione risulta particolarmente utile nelle relazioni, permettendo di
contenere con presenza
le emozioni proprie e dell’interlocutore restando radicati in se stessi e nel contempo aperti e disponibili ad accogliere ciò che emerge.